Un Natale alternativo con i libri di Daniela Pareschi

“Non è mai una questione di tecnica, ma di testa”. Scenografa, pittrice, autrice, illustratrice, Daniela Pareschi ha mille modi per esprimersi e un unico sguardo.

Il suo albo più recente, fresco di stampa, si intitola Strano, e in effetti fa strano un libro per bambini con questo titolo, ma non è certo la stranezza principale del caso. Nonostante la tendenza linguistica attuale a non usare questo temine (ma a sostituirlo con sinonimi più morbidi quali insolito o inusuale, che suonano neutri e politically correct), in questo stupendo albo illustrato di Daniela Pareschi il termine strano è legittimato e si arricchisce di sfumature buffe e coraggiose allo stesso tempo.

Edito dal Barbagianni, Strano sorprende e colpisce per molti aspetti. Su tutti, le immagini, che sembra quasi riduttivo chiamare tali: sono vere e proprie scenografie messe in pagina, ricche di dettagli, che avvolgono lo sguardo e accompagnano il lettore per tutta la narrazione. Il che non è un caso: l’autrice ha lavorato nel cinema per ben 25 anni, proprio come scenografa e art director, e questo aspetto non poteva non emergere. Addirittura lo stand della casa editrice, allestito in occasione della fiera di Roma Più Libri Più Liberi, di inizio mese, è stato interamente dedicato ai suoi disegni. Sembrava di entrare nel libro!   

Daniela Pareschi

Ma ancora: i colori, che lei stessa definisce “leggermente terrosi e cupi” sono in grado di restituire “una triste felicità”, per usare le parole dell’autrice. E poi c’è il protagonista, Antonio, un bimbo sopra le righe, che nella sua semplicità diventa testimone di libertà di pensiero, autodeterminazione, capacità di andare oltre. Non manca una nota ingenua, dal sapore naïf, in particolare nelle pagine finali, ma è proprio qui che risiede la domanda di fondo della narrazione: quanto siamo disposti a lasciare andare quello che amiamo? Quanto e come, al contrario, possiamo e vogliamo insistere? Dopo un momento di resa – apparente – che toglie il fiato, Strano strappa un sorriso e rassicura. E se proviamo a sostituire il protagonista con un adulto, la storia funziona per tutti. Grandi e piccini. 

La stessa sottile ironia e l’abilità di toccare i grandi temi con leggerezza, la si ritrova in altri lavori di Daniela Pareschi, nelle sue mostre, ad esempio: Daniela è infatti anche pittrice e architetta. “Mi definisco una creativa – afferma – perchè credo che sia la parola che meglio rappresenti le mie professionalità, è elastica. Posso cambiare linguaggio espressivo, passare dall’acrilico al collage ad esempio, ma lo sguardo è uno solo. Sono io che dirigo la mia ricerca artistica e il messaggio che voglio veicolare, non è mai una questione di tecnica, ma di testa”. 

Interno di Strano (Il Barbagianni Editore)
Interno di Animali Bellissimi (Il Barbagianni Editore)

E questo emerge anche in opere apparentemente lontane da Strano, come ad esempio Animali Bellissimi, un altro albo illustrato capolavoro, in cui alla fantasia si affianca una incredibile capacità di catalogazione e, soprattutto, di innovazione: “in questa opera ho provato a cambiare i criteri di selezione degli animali. E voglio sottolineare che tutti quelli che ho disegnato esistono, ad eccezion fatta della parte finale dedicata agli animali fantastici come l’unicorno. Ma la tartaruga punk, il drago volante o il mammifero che fa le uova sono su questa terra”. E qui la sfida era trovare un’altra chiave per incuriosire, per andare incontro alla velocità di pensiero dei nostri giorni, per continuare a riflettere sul mondo animale, in maniera diversa, rompendo gli schemi. In questa opera convergono la prospettiva, il piglio da divulgatrice, il pragmatismo, il pensiero critico della sua autrice e illustratrice, ma anche l’immaginazione e, ancora una volta, lo humor e la capacità di stupire

Davvero originale, infine, la serie di dipinti sui Super Eroi in crisi di cui qui riportiamo un Captain America sovrappeso e stanco, seduto sul divano e un Babbo Natale colto in flagranza di reato e dietro le sbarre. Ma non temete per i doni di quest’anno perché l’omone vestito di rosso è stato rimesso in libertà, per buona condotta, dopo soli due anni di reclusione.

Dipinti, collezione sui Super Eroi in crisi

Genovese di nascita e romana di adozione, Daniela Pareschi è anche mamma. Ha vinto il premio Città del Sole e ricevuto la menzione Pitti Bimbo. Negli anni ha lavorato per il teatro, il cinema e la tv, con registi quali Tornatore, Castellitto, Pieraccioni, Proietti. Nel 2002 è stata nello staff del film The passion of the Christ di Mel Gibson, prima di passare all’illustrazione e sperimentare linguaggi più liberi.