Parole poche, immagini molte e, soprattutto, a tutta pagina. Avvicinare al libro già dai primissimi mesi di vita è un atto d’amore, una possibilità meravigliosa e, soprattutto, un dovere etico dell’adulto verso il bambino.
L’albo illustrato è un potentissimo attivatore di fantasia, immaginazione, creatività. È un ponte che ci avvicina ad un altro mondo, lontano dalla realtà e dal quotidiano, permettendoci di vivere infinite esperienze, riuscendo anche ad educare, nel suo significato più ampio, e rassicurare.
Per questo l’albo è un magnifico alleato dell’infanzia, un elemento fondamentale per lo sviluppo dell’ alfabetizzazione tipografica e visuale, dell’ascolto e della concentrazione. Restituisce infatti una perfetta combinazione, quando ci riferiamo ad una letteratura per l’infanzia di qualità, tra linguaggio visivo, testuale e materico.
L’albo è prezioso anche per lo sviluppo dell’emotività, in quanto crea un forte legame tra il lettore e l’ascoltatore ed anche tra l’ascoltatore ed i personaggi delle storie, arrivando fino all’immedesimazione. L’ illustrazione è il punto forte di questa tipologia di libro: ormai sdoganata dall’idea di mero accompagnamento del testo, l’immagine aiuta a sviluppare un pensiero critico e soprattutto permette anche a chi non sa ancora leggere, di confrontarsi, creare associazioni, alimentare l’entusiasmo e la curiosità.

Un albo può divertire, stupire, incantare. Per questo motivo il panorama editoriale gli dedica sempre maggiore attenzione e cura. Proliferano anche le esperienze di letture condivise con altre persone, ad alta voce: ne è un esempio l’iniziativa nazionale Nati per Leggere.
Tuttavia, sarebbe riduttivo etichettare l’albo solo come libro per bambini. Infatti, oltre ai titoli dedicati espressamente agli adulti, sappiamo che anche le storie per l’infanzia hanno diversi livelli di lettura, cambiano in base all’età, alla sensibilità, all’esperienza. Uno stessa storia può raccontarne molte, tra sfumature di significato e interpretazioni. Tutti noi siamo stati bambini: leggere, sfogliare, entrare in libreria, chiedere consiglio, prendersi del tempo, può aiutare anche l’adulto a riscoprire quel qualcosa che pensava di aver abbandonato, non sapendo che invece era solo assopito…