Infokids ha raccolto il commento a caldo di dieci papà pescati nella rubrica dei contatti, nel bar sotto casa e chiamando il collega di quell’amico che viveva a Bologna. Erano i tempi dell’Università, degli esami e dei figli solo immaginati. Emerge una nuova figura di padre?

Che significa per te essere papà?
Nessuno ha parlato di regole rigide, soldi da riportare a casa o di voler essere un modello di forza a tutti i costi. I numeri sono bassi per fare un sondaggio secondo i canoni della Statistica, eppure un nuovo profilo di papà si può tratteggiare e non sovrapporre al vecchio padre-padrone. I papà di oggi sono uomini che ascoltano, giocano e, qualche volta, piangono. Si commuovono, hanno dei rimorsi, si interrogano sul senso della vita e dell’invecchiamento.
“Il papà ti solleva e ti salva. Ti fa vedere le cose da un’altra prospettiva. Il papà ti fa volare”. Come afferma l’artista Chiara Raineri a proposito della sua illustrazione, Auguri Papà, che ci ha gentilmente concesso come immagine di copertina.
Qui i commenti completi degli intervistati:
Essere papà, per me, significa andare avanti. È la ragione maggiore, insieme alla musica, a dare un senso a tutto. E poi, essere papà, mantiene la mente elastica ed aperta al mondo: ti fa invecchiare meglio.
Tito, musicista
Essere papà, per me, significa, tra le tante cose, dare il buon esempio. E poi: fare il tifo per Infokids!
Nicola, libraio
Essere papà, per me, significa accogliere, per la prima volta, tutte le richieste di una donna… Senza battere ciglio.
Giancarlo, business controller

Essere papà è innanzitutto un dono che viene però con tante responsabilità. Vuol dire essere un punto di riferimento costante e una guida, sempre presente e nonostante tutto. Essere papà vuol dire essere un porto sicuro in cui rifugiarsi quando c’è bisogno, è dare parole di conforto, fornire visioni diverse. Essere papà vuol dire sapere di non avere tutte le risposte ma essere disposto a cercarle insieme. Essere papà vuol dire guardare il mondo con positività, con la gioia che mia figlia mi dà ogni singolo giorno. Essere papà è quanto di più bello la vita mi abbia regalato
Nicola, account manager
Essere papà, per me, significa non coprire i figli con la propria ombra, carica di rimorsi e desideri inespressi. Significa proiettare la loro luce, le loro aspirazioni e i loro sogni. Il più lontano possibile.
Michelangelo, musicista
Essere papà, per me, significa partire da una constatazione di fatto: i figli sono altro da noi e inesorabilmente si allontanano col passare dei mesi e degli anni. Quando nascono piangono e non ti fanno dormire. Crescendo, imparano a fare di testa loro e gradualmente non si è più il loro compagno di giochi privilegiato. In adolescenza poi tutto si complica e le certezze scricchiolano. Ad ogni fase della vita bisogna lasciare andare sempre un pezzo di lui. E allora bisogna affrettarsi noi padri, perché di fronte ad un figlio che corre veloce verso la sua vita bisogna cercare di insegnargli più cose possibile e lasciargli quello che di noi può essergli utile ad affrontare ogni situazione. Dal cambio del pannolino al insegnargli a camminare, dallo spiegare le regole del gioco al richiamare alle proprie responsabilità.
Sono molte le cose che ci tocca insegnare. Ecco che essere padre diventa questo costante avvertire, consigliare, insegnare, rimediare e costruire, affinché un figlio possa vivere la propria vita da uomo libero e sia, quindi, felice.
Giulio, ingegnere
Sono diventato padre a 40 anni e oggi i miei figli hanno 24 e 22 anni. Sono stato un padre molto assente, attaccato alla propria carriera. Quando sei così, i figli ti servono per far vedere ai tuoi amici quanto sono bravi e intelligenti, che prendono voti sempre alti a scuola e uno si è pure costruito un computer da solo, a casa. Essere padre per me ha significato aver avuto due occasioni per essere grato alla vita. Ma riconoscimento e riconoscenza – soprattutto nei confronti della mia ex moglie che li ha cresciuti da sola – sono arrivate troppo tardi. E quindi oggi essere papà per me vuol dire avere tanti rimorsi.
Luigi, giornalista
Essere papà, per me, è l’esperienza più meravigliosa e amorevole. E come tutte le esperienze belle portano sacrifici, preoccupazioni e sfide. Ma penso sia questo che dà un senso alla vita.
Mazen, fotografo
Essere papà, per me, significa? Non lo so. So solo che mi sento fortunato, confuso, quasi scettico. Nonostante mia figlia abbia ormai 23 anni. Se mi fermo, non ci credo!
Alessio, fisioterapista
Essere papà per me significa sapersi commuovere, accettare una lacrima d’amore. Spesso la sera, quando torno a casa è tutto è buio. Ma in cucina c’è ancora la tavola apparecchiata, è rimasta solo la mia tovaglietta e un piatto di pasta, fredda. Però quel post-it, con un cuore attacco sul bicchiere, mi dice che si, va bene così.
Piero, musicista