Ha scritto più di 2300 filastrocche e incantato il pubblico di tutta Italia. Parola a Massimiliano Maiucchi, già voce e volto dell’Albero Azzurro nei primi anni 2000.

Autore, attore, clown e cantastorie. Da 30 sulla scena e in mezzo ai bambini. Maiucchi riavvolge il nastro della sua lunga e divertente professione.

È organizzato, puntale, molto preciso. Ricorda a memoria le date principali della sua carriera. Dove si trovava e con chi. Per quale motivo. Eppure non è un business manager, sempre di corsa contro il tempo, ma un clown. E per giunta molto talentuoso. 

Classe ’68, Massimiliano Maiucchi è un artista di Roma, sulla scena da oltre 30 anni, passati tra i bambini di tutta Italia.

“Le definizioni limitano” risponde quando gli chiedo come presentarlo. Dice che, dovendo scegliere una parola, va bene anche cantastorie, attore, autore o giullare. Ma su tutte, preferisce fantasista.

Massimiliano Maiucchi alla libreria Pensieri Belli di Pescara

La fantasia è una chiave preziosa che ti permette di aprire altri mondi – afferma -. Ma esercitare la fantasia richiede molta fatica. Lavorando con i bambini, ho imparato a non abbassare mai la guardia. Ci vuole grande concentrazione. E, soprattutto, bisogna riconoscere quando è il momento di fermarsi, senza superare il punto di non ritorno, quando sta per scoppiare il caos, il clima cambia repentinamente e la magia svanisce”.

Papà di tre figli, Federico, Arianna e Tommaso, marito di Alida Longo, Massimiliano ha fatto della rima la sua cifra stilistica: ninne-nanna, filastrocche, favole, spettacoli teatrali, libri. Nel suo ricco repertorio non manca “Buonanotte ai Suonatori”, un volume (con cd audio) pubblicato da Panini per la collana Zerotre, vincitrice del Premio Andersen come “miglior progetto editoriale”.

Secondo di quattro fratelli, l’amore di Massimiliano per le parole risale alla nonna che “parlava per proverbi e frasi fatte” e risente della voglia di vivere della mamma “sempre sorridente e giocosa”. Un’altra dimensione fondamentale è stata quella dello scoutismo, fonte di divertimento, ma soprattutto di educazione, scoperta e condivisione. Rino Gaetano, Trilussa e Bert (lo spazzacamino di Mary Poppins) saranno invece i grandi riferimenti della sua formazione. Ma anche l’attore Fiorenzo Fiorentini, esponente di spicco del miglior teatro popolare romano e suo maestro.

Musicastrocca – foto di archivio

I primi passi professionali risalgono agli anni ’90 dopo aver seguito un corso per animatori de La luna nel pozzo. Negli stessi anni, co-fonda un’associazione per organizzare dei campus estivi e la chiama Il flauto magico; segue un nuovo corso con Rosolino Trabonna, fondatore della prima ludoteca italiana; più avanti fonda la compagnia dei Cavalieri della favola rotonda e parte una collaborazione sistematica col Teatro Verde di Roma. “Per anni, i miei compagni inseparabili saranno il drammaturgo Andrea Calabretta e l’attore Daniele Miglio“.

La carriera da solista risale invece al 2000. “Sentivo la necessità di fermare il parlato. Lasciare un segno su carta. E trovai nella filastrocca il linguaggio a me più congeniale. Scrivere in rima non è facile, c’è dentro la comicità, il teatro, il mimo, la matematica. Negli anni ho scritto 2370 filastrocche, alcune andate in onda anche su Rai2, nella storica trasmissione l’Albero Azzurro. E ho messo a punto il progetto Musicastrocca, con il mio amico e collega musicista Alessandro D’Orazi”. 

Il vero trampolino di lancio sarà il festival di Ostuni ideato da Lorenzo Caiolo. “Si chiamava la Settimana dei bambini del Mediterraneo. È qui che conobbi i più grandi, come Gek Tessaro, Bruno Togliolini, Roberto Piumini… E mi feci ascoltare da loro. Negli anni sono stato invitato più volte”. 

Non mancano le collaborazioni con le scuole, per le quali lavora come esperto esterno promuovendo laboratori di teatro e narrazione. Un progetto attuale è Il sogno di Pinocchio, con il collega Italo Cassa, col quale tocca temi come la nascita e la trasformazione. Nel settore audiolibri invece, è con Vittorio Marino che condivide il successo.

In definitiva, Massimiliano Maiucchi entra ed esce da più campi del sapere, restando volutamente in superficie e mantenendo uno sguardo d’insieme sulla realtà. Incontrarlo sul proprio cammino, non potrà che favorire una risata e la scoperta di una prospettiva  alternativa e festosa.

da Buonanotte ai Suonatori © Copyright Franco Cosimo Panini Editore