Premio Nazionale Nati per Leggere, La Raineri è stata tra i nomi scelti per illustrare il libro Cento Gianni Rodari. Qui la sua storia, tra fantasia e realtà.

L’illustratrice Chiara Raineri si racconta: tra palline di lana, una giungla di stoffa e la forza di crederci
Piccola Pantera & Chiara Raineri, sono l’una la creatura dell’altra: la prima è il frutto del talento della seconda e quest’ultima è un’illustratrice e autrice di Verona, madre di tre figli, che ad ogni lettura o laboratorio sulla dolce panterina nera, protagonista del suo albo di maggior successo, cambia, cresce, evolve, insieme al suo personaggio.
Premio Nati per Leggere (miglior libro 18-36 mesi), Chiara Raineri disegna, insegna, inventa, colora. Gira per librerie, scuole e festival in tutta Italia.
Nei suoi incontri il pathos è sempre molto e la formula, più o meno, la stessa: “Prima leggo la storia ad alta voce – spiega Chiara – ai partecipanti, adulti o bambini; poi allestisco una mini giungla di stoffa e altri materiali e poi si parte con la creazione. Ognuno colora e realizza il suo libretto, cambiando o meno gli elementi della narrazione. C’è sempre di che sorprendersi”.
Gli ingredienti speciali sono un tappeto colorato, palline di lana cardata, fogli di acetato trasparente e una scatola-tana che Chiara trasporta con sé, in un gran valigione. Non manca una pantera peluche “che una bimba una volta provò a scipparmi”. Sorride. “Riuscii a riaverla solo dopo una lunga trattazione, grazie anche all’intervento della sua mamma”.

I laboratori prendono spunto dai suoi libri. Piccola Pantera e Pensa Se (entrambi editi da Camelozampa) sono albi che incantano per la loro semplicità: “sono libri sul prendersi cura ma di cui, anche, avere cura – continua l’autrice -. Una volta aperta la copertina, ogni pagina di destra si apre a sua volta, a portafoglio, e bisogna fare attenzione a richiuderla bene prima di girare”. Queste creazioni restituiscono tanta dolcezza, senza scivolare mai nel banale.
Pensa Se arriva proprio grazie al successo di Piccola Pantera, di cui rappresenta la naturale evoluzione: è qui infatti che entra in scena il papà: “Piccola Pantera cresce, entra nel mondo, incontra animali diversi da sé e dalla sua mamma, scopre il pericolo e come salvarsi”.
Ma dove nascono le illustrazioni di Chiara? Nel suo studio, su un grande tavolo dove schizza a matita: “il primo bozzetto è sempre a mano – spiega – poi qualcosa la passo al computer, dipende dal progetto. La tecnica espressiva e il linguaggio cambiano a seconda della storia. E ho in cantiere anche un lavoro interamente pensato a penna”.

Lungo il suo percorso formativo – le tappe principali sono state una laurea in Scenografia all’Accademia di Brera e diversi corsi di Illustrazione, tra la Scuola internazionale di Sarmede e Ars in Fabula a Macerata – Chiara ha incontrato molti maestri, prima di diventare lei stessa docente.
Il primo punto di riferimento è stata Ada Bertasi, un’artista di Verona, che Chiara ha frequentato dalle elementari alle superiori e con la quale ha scoperto le principali tecniche pittoriche; l’innamoramento per l’illustrazione arriverà più tardi, con Svjetlan Junakovic (illustratore croato) e Carll Cneut (di origine belga).
Ma è con Nadia Terranova, scrittrice best seller, autrice Einaudi e Mondarori, premio Andersen e finalista allo Strega con i suoi titoli, che parte il cambiamento: “con Nadia ho scoperto – segue un sospiro, un istante di pausa ad occhi chiusi – di poter avere fiducia in me stessa. Era un momento buio per il mio lavoro, decisi di seguire un suo corso di Scrittura, non avevo molte aspettative, invece ho trovato la forza di crederci. È così che ho iniziato ad affiancare le parole ai disegni, la scrittura alle immagini“.
Nel successo di Chiara e dei suoi libri, frutto di un attento lavoro di squadra, c’è ancora un’altra figura chiave. Quella di Angela Catrani, editor e agente letteraria indipendente: “Angela è il mio specchio professionale, abbiamo un confronto quasi quotidiano su progetti e idee, è davvero una collaborazione preziosa”.
Tra i nomi scelti per illustrare il libro-omaggio a Rodari, Cento Gianni Rodari, della Einaudi ragazzi (2019), Chiara ci lascia con un’anticipazione: “sto lavorando ad una nuova storia – conclude – con cinque bambini che vivono le loro avventure in città, in una Parigi di fine ‘800”. E noi non vediamo l’ora di leggerla!